Chiesa della Madonna del Riscatto - Sant'Angelo in Vado, Provincia di Pesaro e Urbino

Indirizzo: 61048 Sant'Angelo in Vado PU, Italia.

Specialità: Chiesa cattolica.
Altri dati di interesse: Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 3 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 3.7/5.

Posizione di Chiesa della Madonna del Riscatto

Chiesa della Madonna del Riscatto 61048 Sant'Angelo in Vado PU, Italia

La Chiesa della Madonna del Riscatto è una chiesa cattolica situata a Sant'Angelo in Vado, PU, Italia. L'esatta direzione è 61048 Sant'Angelo in Vado PU, Italia. Questa chiesa è una meta importante per i credenti e per coloro che sono interessati alla storia e all'architettura religiosa. La chiesa è facilmente raggiungibile grazie a un parcheggio accessibile in sedia a rotelle.

La Chiesa della Madonna del Riscatto è stata recensita su Google My Business e ha una media delle opinioni di 3.7/5 basata su 3 recensioni. Questi punteggi positivi indicano che la chiesa è molto apprezzata dalla comunità locale e dai visitatori.

Questa chiesa cattolica è nota per la sua bellezza e la sua importanza storica. La chiesa è stata costruita in stile romanico ed è stata successivamente modificata in stile barocco. La facciata è caratterizzata da un grande rosone e da due campanili. L'interno è spazioso e luminoso, con una navata centrale e due navate laterali. La chiesa ospita numerose opere d'arte, tra cui affreschi, dipinti e sculture.

La Chiesa della Madonna del Riscatto offre servizi di messa regolari e ospita numerose cerimonie e eventi durante l'anno. La chiesa è anche aperta ai visitatori che desiderano ammirare la sua bellezza e la sua storia. Se stai cercando una chiesa cattolica a Sant'Angelo in Vado, PU, Italia, la Chiesa della Madonna del Riscatto è una scelta eccellente.

Per maggiori informazioni, si consiglia di visitare il sito web ufficiale della chiesa. Il sito web offre informazioni sulla storia della chiesa, gli orari dei servizi e le opportunità di volontariato. Inoltre, il sito web fornisce informazioni su come pianificare una visita e su come partecipare alle cerimonie e agli eventi.

Recensioni di Chiesa della Madonna del Riscatto

Chiesa della Madonna del Riscatto - Sant'Angelo in Vado, Provincia di Pesaro e Urbino
Daniele Maria Sacchi
3/5

La chiesetta della Madonna del Riscatto, detta della Madonna Grande, è situata nelle immediate vicinanze di Sant’Angelo in Vado, sulla strada che conduce a Mercatello sul Metauro. S. Angelo in Vado fu notissima residenza dei Cavalieri di Malta ai quali appartenne questa chiesa.

Chiesa della Madonna del Riscatto - Sant'Angelo in Vado, Provincia di Pesaro e Urbino
Roberto Castellani
3/5

Percorrendo la statale sembra di andare contro la sua facciata. Si tratta di una antica chiesetta con facciata a portico, in stato di semi abbandono. E’ un peccato vederla in queste condizioni in quanto la sua struttura risulta interessante al limite del dignitosamente bello.

Chiesa della Madonna del Riscatto - Sant'Angelo in Vado, Provincia di Pesaro e Urbino
Sissy Sissy
5/5

Detta della Madonna Grande, è situata a pochi passi da Sant’Angelo in Vado, sulla strada che conduce a Mercatello sul Metauro. S. Angelo in Vado fu notissima residenza dei Cavalieri di Malta; ai quali appartenne questa chiesa. Il più celebre tra tutti gli antichi ordini militari fu quello di Malta, che venne anche detto Ordine dell’Ospitale, Ordine di Rodi o di S.Giovanni di Rodi, ma più comunemente ha nome di Sacro Ordine Militare Gerosolimitano. Sembra che la sua origine risalga all’epoca della prima crociata; cioè all’anno 1092, quando appunto l’Europa, stanca che il Turco, popolo degenerato, profanasse ed insanguinasse i luoghi santi, che per atroce ironia, e per colpa dell’Europa cristiana. sono ancora in potere del Turco, armò e spinse alla riscossa un milione di armati, sotto lo stendardo della croce. Fin dal 1048, alcuni negozianti amalfitani, avevano, col permesso dei califfi d’Egitto, stabilito, in vicinanza del S.Sepolcro. un convento di rito latino, dedicato alla Vergine; accanto al quale i monaci avevano eretto un ospedale dedicato a S. Giovanni, a prò dei pellegrini ammalati e bisognosi. Dopo la presa di Gerusalemme, Goffredo di Buglione aveva dotato di beni considerevoli quel convento; il quale si accrebbe e cominciò a fornire, ai pellegrini, scorte armate che li proteggessero contro le orde dei musulmani e dei ladroni. Nel 1118 quell’associazione prese il nome di ordine, il suo superiore quello di maestro ed i monaci furono detti cavalieri. Divennero, ben presto, celebri per imprese militari e signori di vasti possedimenti che essi destinavano a pubblico beneficio. In conseguenza delle vittorie dei musulmani, nel 1187 i cavalieri abbandonarono Gerusalemme e, circa vent’anni dopo, anche la Terra Santa. Si rifugiarono, prima, a Cipro; quindi presero Rodi che, ad onta delle continue guerre della Mezzaluna, tennero fino al 1522, epoca nella quale, essendo stati traditi dal cancelliere dell’ordine, Andrea Amaral, dopo sei mesi di eroica resistenza, vennero sopraffatti da centocinquantamila Turchi, agli ordini di Solimano, che si rese padrone anche di Cipro. Da quella occasione, i cavalieri si sparsero per l’Italia e molti vennero anche a S. Angelo in Vado, ove vissero lungo tempo, in comune, sottomessi alle regole dell’Ordine. Qui presero a dirigere gli ospedali dei pellegrini e degli infermi e qui la maggior parte rimase fino al 1530, quando Carlo V cedette loro, perchè ne facessero sede e centro dell’Ordine, l’isola di Malta; e anche questa da Solimano venne indi cinta d’assedio, ma senza effetto. L’associazione dei cavalieri si ridusse ai minimi termini per la rivoluzione di Francia del 1789. L’anno 1798 la flotta francese si impadronì di Malta; sebbene l’Ordine gerosolimitano si trovasse, allora, sotto la protezione dell’imperatore di Russia, Paolo I. L’Inghilterra, nel 1800, prese stabile possesso dell’isola – italiana di origine e di diritto – e non la restituì più all’Ordine che, ormai, non viveva più se non di nome; ad onta del trattato di Amiens che contemplava questa restituzione. I cavalieri restarono a S. Angelo fino al 1632; epoca quando si disfecero degli ultimi loro beni che vi possedevano, eccettuato un piccolo terreno ed una casupola, con orto, annessi alla chiesa della Madonna del Riscatto; i quali, nel 1871, acquistai io stesso e conservo ancora. Faccio voti che tornino all’Italia la nostra isola di Malta, ed anche Rodi, che il governo non può aver tolto alla Turchia, per semplice giuoco.

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